L’HST, High Speed Telegraphy (cw da competizione), è una delle specialità a cui si dedicano gli estimatori della Telegrafia oltre al Rag chew (conversazione), contest, DX, ed è quello usato nei campionati HST di alta velocità, non prevede un corrispondente perché è un cw non destinato alla comunicazione.

 

E' basato essenzialmente sull’uso del computer, la ricezione viene effettuata tramite software tipo RUFZ, MORSE RUNNER ecc. mentre la trasmissione impiega un software ideato dal Campione bielorusso, Ingegnere Bindasov, Allenatore e Direttore Tecnico della Nazionale Bielorussa.

 

Lo scopo è quello di realizzare, tramite PC, il punteggio più alto possibile trasmettendo il maggior numero di caratteri senza superare il massimo di tre errori. Allo scopo viene utilizzato un tasto telegrafico single lever ed il keyer opportunamente collegati.

 

Questo tipo di cw, o meglio, l’impiego del cw usato in questo modo può considerarsi "Nuova Frontiera" o, peggio ancora, "Ultima Frontiera"?

 

Per poter dare una risposta è necessaria un’articolata disamina.

 

Premetto che quanto esporrò è solo una mia impressione, opinabile, scaturita dalla mia esperienza con l’HST durata quasi un anno di training e che ancora continua.

 

Ma andiamo con ordine.

 

Tutto è iniziato quando ho deciso di  migliorare il mio cw tramite l’esaltante esperienza della competizione.

 

Acquisito il software ed il cavetto di collegamento tra il keyer ed il PC, preparato ad hoc, ho iniziato speditamente.

 

L’inizio è stato incerto ed anche il seguito. A distanza di quasi un anno ancora non riesco a venirne a capo.

 

Ciò non deve meravigliare o stupire. Chi pratica Telegrafia, non quella competitiva, sia pure ad alta velocità, ed in questo contesto parlo esclusivamente della trasmissione, la sua prima preoccupazione è quella di trasmettere il più velocemente possibile i propri concetti. 

 

Ora, che si faccia uso di paddle o monoleva, il canonico rapporto punto/linea è assicurato dal keyer, il corrispondente riesce a ricevere i concetti espressi ed il problema non si pone, ma la pratica dell’HST da competizione è altra cosa, diversa, che poco o nulla ha in comune con il cw da conversazione.

 

Il training HST prevede la trasmissione, inizialmente di soli caratteri o numeri o tutti e due insieme compresi alcuni segni di interpunzione, man mano che l’operatore acquista dimestichezza.

 

Iniziai la trasmissione dei caratteri ad una velocità di 30 wpm monitorandomi tramite il software, constatai che erano più gli errori che i caratteri trasmessi a regola d’arte. Trascorsa qualche settimana non notai nessun miglioramento, sempre errori, ma la cosa che mi deprimeva erano gli errori evidenziati dal software malgrado cercassi in tutti i modi di evitarli cercando di trasmettere da manuale.

 

Allora pensai ad un malfunzionamento del software, ma quello funzionava perfettamente, non sbagliava di un carattere. Mi sembrò evidente che dipendesse dal cavetto di collegamento.

 

Sostituii il cavetto con altro nuovo e malgrado ciò gli errori c’erano ancora. Allora smisi di monitorarmi e passai al training per le competizioni, trasmissione di caratteri, numeri, e alcuni segni di interpunzione, 30 wpm e dopo 3 errori “game over”. 

 

Per oltre una settimana il punteggio ottenuto non superò i 50 caratteri trasmessi in un minuto. Non era possibile.

 

Prima di conoscere ed utilizzare questo software mi ero allenato a trasmettere caratteri e numeri fino a raggiungere la velocità di 64 wpm (64x5=320 caratteri al minuto) come documentato in qualche filmato e, forte di questo, pensavo che non avrei avuto problemi con l’HST.

 

 

 

 

Abbassai la velocità partendo da 25 wpm oltre all’impiego di alcune metodiche di allenamento normalmente usate nei paesi dell’est, in pratica avrei dovuto impostare l’allenamento come usano gli atleti nei vari Sports, riscaldamento, serie e ripetizioni, aumentare gradatamente la velocità e terminare in scioltezza, sulla falsa riga di come ci si allena praticando una disciplina sportiva. Quindi segnatamente iniziare l’allenamento trasmettendo caratteri a bassa velocità, tre serie a 25 wpm per sciogliere il polso. Effettuato il riscaldamento aumentare di due wpm per altre tre serie e terminare con altre serie a bassa velocità. Questo inizialmente, ma il training tecnicamente rimane lo stesso anche in seguito.

 

Intanto sono trascorsi sei mesi, la velocità si è attestata a 32 wpm, i caratteri validi trasmessi in 1 minuto fino a 104 contestualmente ad un massimo di 3 errori previsti dal software.

 

La cosa è comunque normale, sarebbe sorprendente se non fosse così.

 

La pratica dell’HST è cosa completamente diversa dal cw discorsivo, specialmente se questo è condotto ad alta velocità.

 

Quando si è in qso TAV la maggior parte dei velocisti trasmette, più o meno consapevolmente, con un rapporto diverso dal 3:1 assumendo una cadenza particolare. Molti stravolgono le regolazioni facendo il punto microscopico e la linea si percepisce come cadenza principale, questo a pochi piace, di certo il carattere diventa particolare e, per alcuni, anche ben decifrabile. Altri accorciano il punto, gli spazi ed a volte anche le linee fino a trasmettere come una mitraglietta che io definisco veloci “pernacchiette”.

 

Gli errori di distrazione, o meno, sono inevitabili, molti i legamenti tra i caratteri.

Ciò non significa che il corrispondente non si accorge dell’errore, si accorge e non ci fa caso, ricostruendo la parola automaticamente. Perciò nessun bisogno di effettuare correzioni, il corrispondente capisce lo stesso, è irrilevante se manca o si salta un carattere perché a quelle velocità, anche se potrebbe sembrare che non si decodifica il singolo carattere bensì la parola per intero, la frase nel complesso e, alle altissime velocità, il senso del discorso, il filo del pensiero, i contenuti, le informazioni, le idee, piuttosto che le singole parole o frasi, il singolo carattere lo si percepisce ugualmente.

 

Quando si riceve in completa rilassatezza si ha l'impressione di intuire solo la frase e non i singoli caratteri ma è solo una "impressione" data dalla sicurezza acquisita nel ricevere.
In realtà anche le singole lettere vengono ricevute.

 

La pratica dell’HST è cosa completamente diversa, la trasmissione è vincolata da parametri fissi, rapporto tassativamente 3:1, non esistono legamenti fra caratteri, rispetto assoluto degli spazi e della cadenza, dopo il 3° errore si è fuori gara, quindi niente caratteri attaccati ed è fondamentale la trasmissione con una cadenza da manuale, il tutto in modo, direi, asettico.

E’ un software dedicato a chi si occupa di competizioni ma è anche uno strumento indicatissimo, direi tassativo, per migliorare il proprio cw.

Qui non ci sono interpretazioni personali di nessun genere, in pratica ci si batte contro una macchina, il computer.

Di contro ho anche avuto modo di ascoltare pareri negativi verso una Telegrafia ingabbiata in parametri dove non c’è spazio per manipolazioni particolari, che possono o meno piacere, come si ascoltano spesso, ad esempio, con il verticale ed il semiautomatico.

 

Però chiudere il discorso in questo modo è riduttivo e poco esaustivo e credo ci sia ancora spazio per qualche altra riflessione.

Anni fa erano in uso tra i Radioamatori piccoli apparati chiamati interfaccia, modem, TNC utilizzati di solito per trasmettere in RTTY, Packet, cw, ecc. Tramite questi strumenti era anche possibile monitorare la propria manipolazione, e la cosa non era così critica come nell’HST perché diverse imperfezioni non venivano rilevate, ma nulla comunque di paragonabile al software di Bindasow dotato di un algoritmo molto più sofisticato e votato alla competizione. Conservo ancora il TNC della Kantronics, il Kam Plus, ormai inutilizzabile sia perché soppiantato dalla scheda audio del computer ma anche perché non riesco a reperire il relativo software, e tanti programmi dell’epoca giravano solo sotto DOS.

Altri tempi.

Molti utilizzavano questi strumenti anche per la normale attività telegrafica radioamatoriale malgrado la difficoltà di decodificare correttamente di questi dispositivi in presenza di qrm, segnali deboli o evanescenti e quant’altro. La capacità di decodifica del nostro cervello non teme confronti.

 

Il software HST è utilissimo in tutti i casi perché costringe l’utilizzatore ad educare la sua manipolazione, a comporre correttamente il codice Morse, a standardizzare il rapporto spazio tempo ed, in ultima analisi, esprimere un Morse preciso e corretto.

Ho anche provato ad utilizzare il semiautomatico clone J36 di

Alberto I1QOD ed il Blu Racer Deluxe Vibroplex oltre ad un verticale ed ho constatato che la cosa si fa ancora più critica non avendo in questo caso l’aiuto del Keyer. Altre prove le ho fatte con il magnetic paddle di Alberto I1QOD ma, allo stato dell’arte, il monoleva o single lever è d’obbligo in HST, qui il IAMBIC non serve, lo squeeze neanche. Nelle competizioni nessuno usa il tasto paddle, solo monoleva. Ci sarà pure un motivo!

 

In ultima analisi un miglioramento nella mia trasmissione c’è stato e ne sono soddisfatto, ma l’avventura HST non è conclusa, e credo non lo sarà mai perché è un’attività che ormai pratico più volte al giorno con regolarità, la considero come propedeutica ad una attività principale, ed in effetti lo è. Con un semplice accorgimento riesco a monitorare la mia trasmissione anche nei qso di tutti i giorni.

Dopo questa lunga panoramica posso dare una risposta all’iniziale quesito se si possa considerare l’HST “Ultima Frontiera”.

Direi di no, anzi, sicuramente no.


Non esiste una “Ultima Frontiera”, la Telegrafia è una sola e tale rimane, i metodi per apprenderla sono diversi, ma questo è un altro discorso.


Se il futuro del Morse sarà rappresentato dall'HST ancora non lo sappiamo ma di certo non sarà di matrice italiana, saranno i paesi dell’est a spingere in questo senso per cultura, tradizione e numero di partecipanti, come la Russia, Lituania, Ukraina, Latvia, Macedonia, Germania, Serbia, Belarus. Quest’ultimo rappresenta il meglio dell’HST in fatto di tecnica e tecnologia applicata ai tasti, anche se un personaggio tutto italiano è apparso da tempo in questo scenario con realizzazioni tecniche epocali, mi riferisco al “genio” della meccanica Pietro Begali I2RTF, e poi il Belarus dispone dei migliori campioni in circolazione e può contare su di un consistente ricambio generazionale di praticanti che, in questo contesto, non sono certamente assimilabili agli Atleti come ho avuto modo di leggere da qualche parte. I paesi dell’est, contrariamente agli altri Stati compresa l’Italia, hanno investito per il futuro potendo contare su un vivaio di praticanti di tutte le età tanto da ricorrere alle fasi eliminatorie per classificare i partecipanti alle competizioni europee e mondiali.

Attualmente, che io sappia, una sola persona rappresenta l’Italia nelle competizioni HST e del gruppo iniziale di Pordenone non ne ho notizia. Purtroppo i nostri ragazzi sono più inclini all’uso della playstation piuttosto che al tasto telegrafico.

 

Ho visionato filmati di ragazzini dell’est che praticano HST mentre smanettano istericamente col tasto come fosse un telefonino o una tastiera di PC, ma quello che producono non è Telegrafia, sono suoni telegrafici, praticamente usano il tasto alla stessa stregua di un videogame.

 

 

 

Ma tutto questo non mi impedisce di essere un sostenitore entusiasta e convinto della bontà della pratica dell’HST unicamente per i motivi esposti.